La durezza di un materiale definisce la sua resistenza a subire la penetrazione di un corpo e attesta le sue caratteristiche di deformabilità. I durometri utilizzati per misurare questa proprietà applicano carichi diversi e sfruttano penetratori con caratteristiche differenti.
La durezza può essere misurata secondo diverse scale. Il metodo Brinell ricorre a un penetratore sferico che viene applicato per un determinato intervallo di tempo. Il valore ricavato dalla misurazione dell’impronta rilasciata sul campione viene misurato in HB, un’unità di misura della durezza che deriva dal rapporto tra la forza applicata e la superficie scalfita dal penetratore.
La durezza Vickers si ottiene invece misurando il rapporto tra il carico applicato per un determinato intervallo da un penetratore a forma piramidale quadrata e la superficie dell’impronta, calcolata sulla base delle diagonali osservate e misurate al microscopio. L’unità HV esprime la durezza riscontrata sul campione e, normalmente viene seguita dall’indicazione del peso del carico applicato (es. HV30 = 30 kg).
La misurazione della durezza secondo la scala Rockwell, infine, prevede l’utilizzo di un penetratore sferico o conico e l’applicazione di un precarico sulla superficie del campione da esaminare. In seguito si applica una forza addizionale per un determinato intervallo di tempo, fino al raggiungimento della penetrazione massima, dopodichè il carico viene rimosso, mentre il precarico agisce ancora sul provino. La massima penetrazione ottenuta fornisce il valore di durezza ottenuto, che, a seconda dell’entità dei carichi iniziali e successivi applicati, viene misurato secondo diverse scale indicate con lettere differenti (es. HRB o HRC).