SCC (STRESS CORROSION CRACKING)

scc (stress corrosion cracking)

La prova di SCC (Stress Corrosion Cracking) intende valutare la suscettibilità dei materiali metallici alla criccatura indotta dall’azione combinata di trazione e corrosione in soluzioni contenenti acido solfidrico (H2S) e in condizioni di elevata temperatura e pressione.  Il test viene generalmente effettuato in accordo allo standard NACE TM0177; la prova richiede l’utilizzo di un’autoclave in grado di resistere alla corrosione e dotata di strumenti per misurare la pressione e la temperatura della soluzione acida, di un condensatore e di altri accessori.

METODI DI PROVA

(20÷300°C; 0÷140 bar)

  • ANSI/NACE TM0177 Metodo A + ASTM G49 ANSI/NACE TM0177 Metodo B + ASTM G39
  • ANSI/NACE TM0177 Metodo B + EFC 16 3° Edizione + NACE TM0316
  • NACE TM0316 4-point SCC
  • ANSI/NACE TM0177 Metodo B 3-point SCC
  • ANSI/NACE TM0177 Metodo C C-ring

DESCRIZIONE DEL FENOMENO

Il fenomeno definito Stress Corrosion Cracking coinvolge soprattutto il settore petrolchimico, il quale richiede l’utilizzo di materiali resistenti a sforzi meccanici e operanti in ambienti acidi ad elevata temperatura.

Occorre ricordare che il comportamento dei materiali metallici in presenza di H2S viene normalmente indagato dal test di resistenza a SSC (Sulfide Stress Cracking), effettuato a temperatura ambiente; tuttavia, il fenomeno di criccatura sotto sforzo indotta da idrogeno risulta condizionato, per gran parte dei materiali, dalla temperatura d’esercizio.

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